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Panico

Gli attacchi di panico sono episodi di improvvisa ed intensa escalation dell’ansia normalmente presente che si manifesta senza una ragione apparente. È un evento fortemente invalidante, caratterizzato da intensa paura e terrore, che porta la persona a pensare di poter perdere il controllo, avere un attacco di cuore ed essere prossimo alla morte. Soffrire di panico è alquanto frequente in quanto si stima che questo disturbo colpisca il 3% della popolazione, con un picco di insorgenza nella fascia d’età tra 15 e 19 anni ed in quella tra 25 e 30 anni,  con una frequenza doppia nel genere femminile. Tuttavia, nel corso degli ultimi due anni, a causa della situazione di limitazione e forte preoccupazione che stiamo vivendo, almeno una persona su tre avrebbe sperimentato una crisi d’ansia.

Quali sono i sintomi di un attacco di panico?

Gli attacchi di panico fanno parte dei disturbi d’ansia ed il primo attacco si scatena di solito in presenza di una forte pressione emotiva o quando si è particolarmente stressati. stanchi ed esauriti. I sintomi fisici più comuni dell’attacco di panico sono: tachicardia, sudorazione, brividi, tremori, sensazione di soffocamento, dolore o fastidio al petto, paura di perdere il controllo o di impazzire, paura di morire.
Il primo attacco di panico è spesso traumatizzante in quanto inatteso e hai la sensazione di stare per morire. Spesso la persona è spaventata a morte e scappa dal luogo in cui si trova e si reca in ospedale pensando di avere avuto un attacco di cuore.
Dopo aver subito il primo attacco, la persona colpita inizia ad essere spaventata che ciò possa verificarsi di nuovo. Ciò porta a sviluppare la paura di avere un altro attacco di panico, definita “paura della paura”. Alcune persone colpite da attacchi di panico non cambiano in modo evidente il loro modo di vivere, altre cominciano a evitare determinate situazioni per paura di averne uno. Spesso, chi soffre per lungo tempo di attacchi di panico prima o poi inizia ad evitare una o più situazioni per la paura di avere in esse un attacco. Si parla in questi casi di evitamento: maggiori sono gli evitamenti, maggiori saranno gli sforzi e il tempo necessari per superare il disturbo. Le situazioni più frequentemente evitate sono luoghi affollati, spazi aperti, autobus, treni, spazi chiusi e posti lontani da casa o dove comunque è difficile ottenere aiuto.

Va ricordato che l’attacco di panico è l’esito di un processo continuamente rinforzato da molti aspetti, su cui la persona ha una possibilità di controllo maggiore di quanto non creda.

Perché si sviluppa un attacco di panico?

Gli attacchi di panico fanno parte dei disturbi d’ansia e in genere si sviluppano in quelle persone che hanno una maggiore predisposizione e vulnerabilità all’ansia. Le motivazioni per cui si manifesta un attacco di panico sono numerose e tra le cause più diffuse ci sono:

• Una predisposizione genetica;
• Il vivere un forte periodo di stress;
• Una forte preoccupazione per la propria o altrui salute;
• Problemi o difficoltà personali o professionali.

Il primo evento si manifesta solitamente quando la persona sta vivendo un periodo fortemente stressante e non riesce più a farvi fronte. Ciò provoca un aumento dell’ansia che, una volta superata la soglia limite, può sfociare in un attacco di panico.

Come risolvere gli attacchi di panico?

Ciò che contraddistingue questo disturbo è l’avere forti preoccupazioni sulle implicazioni e le conseguenze degli attacchi di panico. Poiché un gran numero di persone ritarda il trattamento perché si vergogna, è importante sottolineare che non c’è nulla di “sbagliato” nella persona e che, se la situazione viene prontamente gestita attraverso un percorso terapeutico, si risolve rapidamente.
È importante che chi soffre di attacchi di panico si rivolga ad un professionista il prima possibile, in modo da delineare la strategia terapeutica più efficace e scongiurare il cronicizzarsi del disturbo.

Nella cura degli attacchi di panico la forma di psicoterapia che la ricerca scientifica ha dimostrato essere più efficace, nei più brevi tempi possibile, è quella “cognitivo-comportamentale”. Studi condotti in diversi paesi dimostrano che più dell’80% delle persone si libera degli attacchi di panico dopo un breve periodo di trattamento.

Durante il percorso clinico, il terapeuta, in collaborazione con il paziente, individua quali sono le situazioni in cui si verificano gli attacchi di panico fornendo fin da subito semplici strategie per la gestione dell’ansia. Nel corso del trattamento, poi, vengono individuati quegli elementi che sottendono il disturbo e si svolge un lavoro congiunto per eliminare il problema alla radice.  

Lo psicoterapeuta aiuterà la persona che soffre di attacchi di panico a riconoscere le fonti di stress che hanno portato allo scatenarsi dell’attacco, individuare e gestire i pensieri disfunzionali che mantengono il disturbo e inibire l’esordio di sintomatologie fisiche. Spesso, il protocollo di intervento prevede anche l’attuazione di tecniche di rilassamento, volte a gestire in maniera più efficace questo disturbo.