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La nascita di un figlio/a è un evento che porta grande felicità all’interno della famiglia: da coppia, si passa al ruolo di genitori. Uno dei compiti più belli e appaganti della nostra vita, ma anche uno dei più difficili perché, anche se abbiamo letto decine di libri e partecipato a corsi preparto, nessuno ci potrà mai preparare esaustivamente al cambiamento che il nuovo arrivato apporterà. Sebbene sia la mamma, in primis, a vivere i cambiamenti della gravidanza su di sé, è fondamentale che il partner sia di supporto sin dai primi momenti. Il papà, proprio come la mamma, è una figura centrale nello sviluppo emotivo e fisico del bambino, senza dimenticarsi il suo ruolo centrale di aiuto nel rapporto con la partner.

La gravidanza, vista dal punto di vista del padre

Il legame padre-figlio, durante la gravidanza, passa attraverso la madre, in quanto è colei che porta in grembo il nascituro e che si vive sulla propria pelle i cambiamenti del proprio corpo. In questa fase, il ruolo del papà è quello di appoggiare e supportare la mamma che sta attraversando numerosi cambiamenti. Questo richiede, inevitabilmente, la necessità di decentrarsi dal proprio punto di vista ed entrare in connessione emotiva (o almeno provare a immaginare) ciò che la partner sta provando. Spesso le gravidanze sono caratterizzate da difficoltà (spossatezza, nausea, vomito, svenimenti) ed è fondamentale che la futura mamma si possa sentire sicura e accudita dal proprio partner. D’altra parte è importante che la futura mamma faccia in modo di coinvolgere il futuro papà: un legame tra il padre e il figlio che si trova ancora nel grembo materno è possibile, ma il papà deve essere coinvolto in maniera attiva nel processo.

Quando il piccolo nasce

Cosa succede quando arriva finalmente il grande giorno? Diciamo che innanzitutto il papà ha ora l’opportunità di rafforzare il rapporto con lui. Il ruolo del padre prevede una serie di mansioni molto importanti per la vita dei bambini, ed è proprio grazie alle piccole ma costanti azioni quotidiane che si può creare un legame di attaccamento sicuro. Si tratta di attivarsi in svolgere attivamente semplici compiti, come prendere il piccolo in braccio, addormentarlo o cambiare il pannolino. Ogni contatto con la figura paterna aiuterà la relazione perché il neonato associa la voce e l’odore del padre a momenti che lo fanno sentire a proprio agio e sicuro. Inoltre, attivarsi in queste attività, libera la mamma da una serie aggiuntiva di impegni che potrebbero sovraccaricarla emotivamente e fisicamente.

Il ruolo fondamentale del padre nell’educazione emotiva e psicologica dei figli

Va ricordato che è proprio nella relazione con il padre che il figlio fa esperienza di una dipendenza rassicurante che lo aiuta e lo sprona a sentirsi autonomo, così come aiutarlo a conoscere il mondo.

La madre è colei che passa la maggior parte di tempo con il nascituro, e ciò diventa un compito stressante e snervante, specialmente se non si hanno aiuti esterni. Spesso il padre rimane fuori tutta la giornata per lavoro e dedica solo pochi minuti all’interazione con il proprio figlio. Niente di più sbagliato! È fondamentale che il padre si dedichi a coltivare il rapporto perché ciò consente al bimbo di poter sviluppare una propria autonomia, riconoscere la figura del padre come punto di riferimento e sviluppare un attaccamento sicuro.

Un altro aspetto imprescindibile è quello di dedicare attenzione e ascolto ai bisogni della mamma: uno dei ruoli più impegnativi che si possano svolgere nella propria vita, fatta di costante attenzione per il proprio piccolo ed in cui i propri spazi e tempi vengono spesso annullati (chiedete ad una neo mamma quanto riesce a dormire, come si fa la doccia o come va in bagno). È solo attraverso una comunicazione aperta e orientata all’ascolto che il padre si può connettere con i bisogni della mamma.

Mi auguro che queste poche righe possano fungere da introspezione per tutti quei padri che spesso si dimenticano di quanto sia faticoso svolgere il ruolo di mamma e di quanto sia fondamentale il loro aiuto nel crescere un bambino, insieme.