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Intelligenze Emotiva

Negli ultimi anni è stata ampiamente riconosciuta l’importanza dell’intelligenza emotiva nei luoghi di lavoro. Riconoscere le nostre emozioni e quelle degli altri e saperle gestire è una delle competenze più apprezzate da colleghi e datori e di lavoro e aiuta a migliorare il benessere personale e organizzativo.

Che cos’è l’Intelligenza Emotiva?

Secondo lo psicologo Daniel Goleman l’intelligenza emotiva è la capacità di riconoscere i nostri sentimenti e quelli degli altri, motivare noi stessi, gestire positivamente le emozioni, sia interiormente, sia nelle nostre relazioni e si basa su cinque caratteristiche: autoconsapevolezza, autoregolazione, empatia, motivazione e abilità sociali.

Secondo Goleman, l’intelligenza emotiva include cinque diverse abilità:

  • Autoconsapevolezza: è la capacità di riconoscere le proprie emozioni ed i propri punti di forza così come i propri limiti e le proprie debolezze. Comprende, inoltre, la capacità di riconoscere le proprie risorse ed avere sicurezza nelle proprie capacità;
  • Autoregolazione: descrive la capacità di saper gestire le proprie emozioni, saper guidare gli impulsi e sapersi adattare e sentirsi a proprio agio in nuove situazioni.
  • Empatia: è la capacità di comprendere lo stato d’animo delle altre persone, mostrandosi pronti a soddisfare eventuali esigenze.
  • Motivazione: è la capacità dell’individuo a realizzare i propri obiettivi impegnandosi e restando costante nonostante le possibili avversità. 
  • Abilità sociali: consiste nella capacità di gestire le relazioni con l’altro in modo funzionale e positivo.

Il concetto di Intelligenza Emotiva ha conquistato l’interesse di un pubblico sempre maggiore nel corso dell’ultimo decennio. Essa si fonda su due tipi di competenze, una personale, connessa al modo in cui controlliamo noi stessi, la consapevolezza di sé, la capacità di autocontrollo, la motivazione e una relazionale, legata al modo in cui gestiamo le relazioni con gli altri.

L’intelligenza emotiva nel mondo del lavoro

In ambito lavorativo non basta avvalersi di una logica fredda e rigida ma è fondamentale sapersi rapportare con gli altri in maniera flessibile, empatica e positiva. In questo modo si viene a creare un clima sereno, di fiducia e alleanza. Ciò permette di affrontare con maggior positività e fiducia i vari compiti, di ottimizzare tempi ed i processi esecutivi, aiutando le persone ad esprimere al meglio i propri talenti, grazie anche all’aiuto reciproco.

Persone con una buona intelligenza emotiva hanno una serie di benefici:

  • Rapporti sociali stabili;
  • Migliori rapporti familiari e sentimentali;
  • Godono di maggior apprezzamento da parte di colleghi e amici;
  • Migliori performance lavorative;
  • Maggiore abilità di conoscere sé stessi e di prendere decisioni corrette;
  • Minori livelli di stress e burnout;
  • Maggiore benessere psicologico. 

Chi ha un buon livello di intelligenza emotiva sa prendere decisioni maggiormente sostenibili, possiede un buon livello di consapevolezza e sa gestire in maniera efficace le relazioni personali. Costruire una migliore autoconsapevolezza rende più facile comprendere i propri bisogni e le probabili reazioni se alcuni eventi si sono verificati, facilitando in tal modo la valutazione di soluzioni alternative. Questo crea le adeguate condizioni psicologiche e fisiche per far sentire i collaboratori motivati, apprezzati e degni di fiducia. Non a caso, l’intelligenza emotiva è considerata una delle principali soft skills utili nel mondo organizzativo.

Come migliorare l’intelligenza emotiva al lavoro?

Aumentare la propria intelligenza emotiva è possibile. Un aspetto fondamentale è della formazione. Introdurre percorsi formativi di intelligenza emotiva nei luoghi di lavoro è importante perché gli effetti si noteranno su tutta la struttura. L’obiettivo è costruire una squadra più felice con un manager che comprenda al meglio il proprio team. Costruire una migliore autoconsapevolezza rende più facile comprendere i propri bisogni e le probabili reazioni se alcuni eventi si sono verificati, facilitando in tal modo la valutazione di soluzioni alternative. Questo crea le adeguate condizioni psicologiche e fisiche per far sentire i collaboratori motivati, apprezzati e degni di fiducia.