fbpx
EMDR

LEMDR è un approccio terapeutico di ultima generazione,che sfrutta il principio della stimolazione bilaterale e che si è dimostrato altamente efficace per il trattamento di diversi tipi di trauma.

Il termine viene dall’inglese “Eye Movement Desensitization and Reprocessing” che significa “Desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari.” Questo approccio sfrutta i movimenti oculari alternati, o altre forme di stimolazione alternata, per ristabilire l’equilibrio tra gli emisferi cerebrali permettendone così una migliore comunicazione. Vediamo nello specifico cosa significa:

  • EM (Eye Movement): significa che la stimolazione avviene prevalentemente attraverso i movimenti oculari, anche se è stato riconosciuto che il tapping (tamburellamenti) o le stimolazioni uditive bilaterali (BLS) possono essere ugualmente efficaci.
    La funzione è quella di riattivare il processo di elaborazione dei contenuti dei ricordi traumatici, portandoli gradualmente ad essere percepiti come lontani, distanti e ricollocandoli in una dimensione passata, più gestibile.
  • D (Desensitization): perché permette di ridurre l’intensità dell’emozione che il paziente percepisce quando ricorda un evento traumatico. La riduzione dell’attivazione emotiva faciliterà l’integrazione cognitiva.
  • R (Reprocessing): quando i ricordi sono stati elaborati e le emozioni correlate all’evento diventano ecologiche, i pensieri disfunzionali cominciano ad andare verso una risoluzione adattiva, nel presente arriveranno delle informazioni nuove che permetteranno il “ri-processamento” del ricordo.

Come funziona l’EMDR

Quando una persona vive un trauma psicologico (che sia un evento unico, oppure più eventi ripetuti nel tempo) l’informazione viene assimilata e conservata a livello neurologico in una condizione disturbante, accompagnata da immagini, suoni e sensazioni fisiche. Questa informazione disturbante tenderà a riattivarsi in determinati momenti che possono rievocare la situazione iniziale, quali ad es., pensieri invasivisi, immagini collegati, suoni o odori. La terapia EMDR attiva, attraverso movimenti oculari, un meccanismo coinvolto nella rielaborazione dell’informazione traumatica che trasforma il materiale traumatizzante in una forma più funzionale e meno dolorosa per la persona che ha vissuto il trauma.

Dopo una iniziale fase di concettualizzazione, il terapeuta individua il ricordo traumatico da sensibilizzare. A questo punto viene chiesto alla persona di mentalizzare l’immagine peggiore associata a tale rievocazione, che spesso è accompagnata da sensazioni fisiche spiacevoli e da pensieri negativi legati a sé. Sarà poi fondamentale individuare quale è la cognizione negativa relativa al rapporto tra sé e il ricordo traumatico. La cognizione negativa: non è una semplice descrizione dell’evento, ma un’interpretazione del paziente sull’opinione di sé che emerge dal ricordo. Alcuni esempi di cognizioni negative più comuni: “Sono una persona cattiva”, “E’ stata colpa mia”. La caratteristica di queste cognizioni è che perdurano anche dopo il trauma e continuano a ripresentarsi nel corso della vita del paziente

Viene poi individuata la cognizione positiva, cioè ciò che si vorrebbe pensare di se stessi in relazione all’evento traumatico presentato: si tratta di una percezione alternativa del trauma. Anche in questo caso non è una descrizione, ma un’autoaffermazione adattiva più positiva, e rappresenta l’obiettivo del trattamento, ovvero come il paziente potrà vedere se stesso. Esempi di cognizioni positive più frequenti: “Sono una brava persona”, “Adesso sono al sicuro”, “Posso farcela”

Infine, vengono valutate le emozioni provate nel qui ed ora della terapia dalla persona mentre ripensa all’evento traumatico e le sensazioni fisiche che percepisce e prova nel corpo mentre ricorda l’evento traumatico. Una volta espletate tutte questi passi, inizierà la fase vera e propria di desensibilizzazione e ri-processamento, attraverso la focalizzazione sul ricordo traumatico, mentre il terapeuta procederà ad iniziare la procedura di stimolazione oculare bilaterale.

Benefici delle terapia EMDR

L’EMDR si è dimostrato efficace in un’ampia gamma di disturbi, riducendo la sintomatologia e migliorando la qualità di vita del paziente che ha subito traumi. Queste evidenze scientifiche hanno portato, nel 2003, il Ministero della Salute Italiano ad approvare l’uso dell’EMDR nel trattamento di disturbi connessi ad eventi traumatici. Nel 2013, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS o WHO, dall’inglese World Health Organization) ha riconosciuto l’EMDR come un trattamento efficace per i traumi e i disturbi ad essi associati.

I benefici maggiormente riscontrati sono:

  • Migliora la gestione degli eventi traumatici, diminuendone la salienza emotiva
  • Migliora la qualità della vita
  • Aumenta l’autostima e la sensazione di autoefficacia
  • Stimola e migliora le relazioni funzionali e positive
  • Migliora il tono dell’umore e diminuisce ansia e depressione
  • Migliora il benessere fisico
  • Aumenta il livello di concentrazione e diminuisce il rimuginio
  • Migliora la qualità del sonno