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Pioggia

La malinconia è uno stato d’animo che ci invade quando qualcosa attorno a noi cambia. L’autunno, con la ripartenza del tran tran lavorativo e l’accorciarsi delle giornate, porta l’influenza di fattori esterni a condizionare il nostro mondo interiore, tanto da farci percepire questo malessere come nostro.

Diverse persone vivono la fine dell’estate con smarrimento, in quanto porta ad un brusco ritorno alla vita frenetica dopo il periodo di pausa estiva e di vacanze. Agosto rappresenta metaforicamente la domenica dell’anno. Settembre ne è il lunedì: il momento di riprendere tutte quelle attività che erano rimaste in sospeso, facendo sentire il peso dell’impegno. Tuttavia, è solo verso ottobre che può capitare di sprofondare in una sottile e sorda malinconia letteralmente colorata con i toni dell’autunno.

Cos’è la malinconia?

Victor Hugo diceva che “la malinconia è la gioia di essere tristi “. Quando ci sentiamoci malinconici tendiamo ad associare il nostro stato d’animo alla tristezza, sebbene ciò che andiamo ricordando è un momento felice del passato. La malinconia ha la funzione di ricordarci che ci manca qualcosa che ci faceva sentire bene, ma che non possiamo più recuperare. Tra le varie forme di malinconia, quella autunnale è tra le più comuni e può assumere maggiore o minore intensità. L’abbassamento delle temperature, il diminuire delle ore di sole e l’inizio del freddo sono fattori che portano a cambiamenti fisici e psicologici.

La caratteristica principale della persona malinconica è l’incapacità di provare affetti. Il soggetto malinconico non prova interesse, gioia e neppure la tipica emotività associata alla tristezza La malinconia è immobilità, vuoto e un perenne desiderio di qualcosa che la persona non riesce a definire. Altre caratteristiche tipiche della melanconia sono la difficoltà di pensiero, lo spossamento fisico e mentale e l’incapacità di spiegare il proprio stato emotivo, in quanto si è incapaci di poter comunicare a parole cosa sta accadendo, cosa si prova.

Malinconia o depressione?

Una delle caratteristiche della malinconia è che si presenta per un periodo limitato di tempo, ma può diventare un problema se inizia a far parte della nostra vita in modo persistente. Un aspetto importante è quello di discriminare se l’abbassamento del tono dell’umore che si sta vivendo sia iscrivibile ad una malinconia passeggera oppure si tratti di un vero disturbo depressivo.

Nella nuova edizione del DSM-V (Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali) la malinconia appare descritta come un sottogenere di depressione maggiore. Differenziandosi tuttavia da forme più gravi quali il disturbo affettivo stagionale (DAS), descritto come “Disturbo depressivo maggiore, ricorrente, con andamento stagionale”. Il DAS riguarda episodi depressivi importanti, aventi esordio stagionale (solitamente in autunno e in inverno) e che non siano collegabili ad altri fattori stressanti. Le remissioni sono spontanee e avvengono tipicamente al termine della stagione in cui compare.
Sebbene vi siano sintomi della depressione comuni anche nella malinconia, come ad esempio la riduzione di interesse, e rallentamento mentale e motorio, va precisato che non tutti i soggetti melanconici sono depressi. I soggetti depressi, infatti, mostrano la presenza di sintomi specifici, quali una marcata indifferenza, una ridotta motivazione e iniziativa accompagnati ad un marcato senso di impotenza, inutilità e mancanza di speranza. Inoltre, la sintomatologia depressiva si presenta per un periodo di tempo non inferiore alle quattro settimane.

Come affrontare questo periodo?

Va ricordato che la malinconia è uno stato transitorio che tende a passare con il tempo. Tuttavia è fondamentale riconoscere cosa il nostro corpo ci sta comunicando ed entrare in contatto con i nostri pensieri e le nostre emozioni. Qui alcuni consigli utili per affrontare al meglio la malinconia autunnale.

  • Accogliere le proprie emozioni: sentirsi tristi o malinconici in questo periodo non significa che siamo “sbagliati”. Al contrario, ascoltare la nostra tristezza e cogliere il significato è fondamentale per riconnettersi con la nostra parte emotiva.
  • Lasciar andare i pensieri negativi: rimuginare non aiuta a risolvere i problemi, ma li mantiene vividi e presenti portando ad un aumento dei livelli di ansia.
  • Rimanere nel “qui ed ora”: spesso tendiamo a preoccuparci troppo del futuro o a rimpiangere il passato. È importante, invece, focalizzarsi sugli eventi, sulle persone, sulle situazioni, che viviamo quotidianamente.
  • Approfittare delle ore di luce: una passeggiata all’aria aperta ha effetti positivi sul nostro benessere psicofisico e aiuta a contrastare gli effetti della malinconia autunnale.
  • Prendersi cura di sé: dedicare del tempo alla cura del proprio corpo, ad attività piacevoli, alla lettura, ai propri hobby.

E se la malinconia non passa?

Se la malinconia non accenna a diminuire è importante rivolgersi rapidamente ad uno psicoterapeuta. La consultazione con un esperto può rivelarsi decisiva, soprattutto quando la remissione della malinconia autunnale non avviene in maniera spontanea e rischia di sfociare in vere crisi depressive.